grafene

Nanotecnologie ed il “materialedelle meraviglie”

Grafene,ai piu’ ancora questo innovativo materiale dice poco.Ma ricordiamoci questo nome,ne sentiremo parlare a lungo.E’ considerato infatti uno dei materiali piu’ promettenti del futuro ed è costituito da un unico strato di atomi di carbonio collocati su una struttura a nido d’ape,ultrasottile,flessibile,200 volte piu’ resistente dell’acciaio,ottimo conduttore di calore ed elettricità oltre che trasparente.Nel 2004 un gruppo di ricercatori dell’Università di Manchester guidati da A.Geim e K.Novoselov,riuscì per la prima volta ad isolare il grafene in laboratorio armati di nastro adesivo e fette ultrasottili di grafite.Fette monoatomiche di matite insomma!La scoperta fu considerata rivoluzionaria da subito e solo sei anni dopo ,nel 2010,comportò il conferimento del premio Nobel per la fisica.Oggi tutto il mondo cerca di produrre grafene puro a basso costo.Un gruppo giapponese(Tanizawa)è già riuscito a produrne frammenti di ottima qualità con metodi di sintesi chimico-biologica tramite batteri della specie Shewanella oneidensis.Sono stati già realizzati transistor superveloci,modulatori ottici (veri e propri “interruttori luminosi”),filtri per sostonze gassose superefficienti testandone solo alcune caratteristiche chimico-fisiche.Oltre la rivoluzione nel campo dell’elettronica,dei conduttori superveloci,nel campo dell’ottica,degli schermi touchscreen,delle batterie ad alta capacità,dei nuovi pannelli solari,dei materiali plastici,ci attendiamo sommovimenti tellurici nei campi piu’ disparati delle nuove tecnologie.Dato che in questo momento mi stò dedicando ai nuovi materiali protesici applicabili alla chirurgia di parete mininvasiva sogno un avveneristico graft ultrasottile,fortissimo,assolutamente biocompatibile.Chissà che un micrograft al grafene possa un giorno essere oltre che un valido sistema di riparazione parietale anche un impianto di una nanocentralina multifunzione!

 L’Editore 8 Dicembre 2012

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